20/01/13

Torta tenerina


La storia di questa torta risale agli inizi del 1900, quando Vittorio Emanuele III sposò Elena Petrovich originaria del Montenegro. Da questo amore, nato a prima vista, fu dedicata la Torta Regina del Montenegro, poi divenuta Torta Tenerina in onore della sposa dolce e dal cuore tenero.

Dolce tipico ferrarese, è una torta a base di cioccolato fondente, non prevede l’utilizzo del lievito ed è preparata con poca farina che mantiene un cuore tenero grazie alle uova.

Grazie all'amica Valentina M. per avermi dato la ricetta....



Ingredienti:

200 gr.cioccolato fondente con 2 cucchiai di latte

100 gr. zucchero semolato

4 uova intere

100 gr. burro

1 bustina vanillina

1 cucchiaio da tavola di farina (o fecola per i celiaci)

zucchero a velo

teglia di alluminio diametro 20 con carta da forno


Procedimento:

sciogliere a bagno-Maria il cioccolato a pezzi con il latte, togliere dal fuoco quando è completamente sciolto(non girare mai) e aggiungere il burro a temperatura ambiente, girare con la frusta a mano fino a quando è tiepido.

Sbattere i tuorli con 2 cucchiai di acqua bollente con la frusta elettrica per 5-10 minuti. Aggiungere 80 gr. di zucchero e sbattere il tutto per 5 minuti fino ad ottenere una crema spumosa (con la frusta elettrica).

Unire la bustina di vanillina e solo successivamente il cucchiaio di farina o fecola.

Unire la crema di cioccolato a quella d' uovo.

Montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ben ferma e unire i restanti 20 gr. di zucchero; mescolare lentamente dal basso verso l’alto per non smontare gli albumi.

Versare la crema al cioccolato sopra gli albumi montati e girare con la frusta a mano dal basso verso l' alto lentamente.

Foderare lo stampo con la carta da forno precedentemente bagnata e strizzata, versare il composto e mettere in forno già caldo a 180° per 25/30 minuti.

Quando è fredda spolverare con lo zucchero a velo!

La torta Tenerina va servita con crema di mascarpone oppure con crema Chantilly o crema pasticcera.



























08/12/12

Torta rustica siciliana alla ricotta

Oggi vi propongo un dolce tipico siciliano delle feste,  la torta rustica (versione dolce) con crema alla ricotta e scaglie di cioccolato.
 
C'è anche la versione salata, che presto vi posterò, ma intanto iniziamo da questa.....
 
 

Ingredienti:
 
Base della pasta "frolla"
400 gr di farina 00
150 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
3 uova
1 bustina di lievito
180 gr di zucchero
1 buccia grattugiata di 1 limone

**per la guarnizione: mandorle tostate o tritate + zucchero a velo*

Per la crema di ricotta:
350 gr ricotta di pecora o mista
80/100 gr di gocce di cioccolato
1 pizzico di cannella
 
 

Procedimento:
 
Iniziamo dalla base per la nostra torta, impastare gli ingredienti con le mani e dividere in due parti, lasciare risposare in frigo per 30 minuti.
 
La crema invece, andrebbe preparata il giorno prima per farle perdere "l'acqua", ma può essere preparata anche 1 ora prima ma non avrà la stessa dolcezza se
preparata il giorno prima.

Se preparata il giorno prima, mescolare ricotta e zucchero e un pizzico di cannella, metterla dentro uno strofinaccio e poi dentro un colapasta con sotto un piatto e metterla in frigo. Il giorno dopo prima di utilizzarla avremo trovato nel piatto l'acqua persa dalla ricotta, aggiungere le gocce di cioccolato poco prima di versare la crema nella base della torta.

Se preparata 1 ora prima non va messa nello strofinaccio ma dentro un contenitore e lasciare riposare in frigo, aggiungere le gocce di cioccolato poco prima di versare la crema nella base della torta.

Stendere la prima parte dell'impasto, a forma di un disco, tra due fogli di carta forno, imburrare e foderare una teglia (di quelle apribili) con la pasta bordi compresi, versare la crema di ricotta e mettere in frigo.

Nel frattempo stendere la seconda parte di pasta come prima (tra due fogli), prendere la torta dal frigo, mettere il secondo disco sopra e chiudere con i bordi della torta.

Mettere nel forno a 180°C per 40 minuti

NOTA:
aggiungere, se si vuole, le mandorle fatte a pezzettini sopra la torta prima di infornare e coprire con carta d'alluminio, togliere la carta d'alluminio per far tostare la parte superiore, almeno 10 minuti prima della fine della cottura.
In caso contrario, aggiungere mandorle tostate o tritate insieme allo zucchero a velo quando la torta sarà fredda

25/11/12

Involtini di zucchine alla ricotta e robiola con glassa di aceto balsamico di Modena

Un antipasto leggero da abbinare a qualsiasi cena e che fa felici un pò tutti. . . un piatto leggero e saporito.



Ingredienti per 6 persone:
3 zucchine verdi grandi
50 gr di robiola
75 gr di ricotta mista
glassa di aceto balsamico di Modena

Procedimento:
tagliate a fette le zucchine in senso verticale, dallo spessore di 1/2 cm, e grigliatele su entrambi i lati. Salateli e lasciate raffreddare

Nel frattempo mescolate la robiola e la ricotta fino ad ottenere una crema uniforme.
Distribuite su ogni fetta abbondante crema di formaggio, arrotolate la zucchina su se stessa e chiudetela con uno stuzzicadenti o con dell'erba cipollina.

Servite su un piatta di portata bagnando gli involtini con la glassa di aceto balsamico di Modena

Crocchette di broccoli

Comincio a darvi qualche suggerimento per il Natale . . . partiamo dagli antipasti.

Questo che vi propongo è per la vigilia di Natale perchè è tradizione che per la vigilia ci siano pesce e fritture.

Anche se possono sembrare arancini (arriverà presto anche questa ricetta!!), queste sono delle crocchette di broccoli.
Questa ricetta l'ho sperimentata qualche tempo fa perchè avevo in casa solo patate, uova e broccoli. Ma ho visto che esistono varie ricette simili in altri blog.

 
Partiamo dagli ingredienti:

400 gr di broccoli lessati
600 gr di patate
3 cucchiai di pangrattato
50 gr di grana
2 cucchiai di olio d'oliva
1 aglio
sale e pepe q.b.
1 uovo medio
olio di semi per friggere

Per l'impanatura:
 
farina 00 q.b.
pangrattato q.b.
2 uova medie


Procedimento:
lessare le patate con la buccia e farle cuocere finchè non saranno cotte.
Lasciate raffreddare, sbucciate e passatele nello schiacciapatate (in alternativa aiutatevi con la forchetta)
Dopo aver fatto lessare i broccoli, saltateli in padella con olio, aglio in camicia, sale e pepe. Fateli raffreddare, togliete l'aglio e frullateli.

Aggiungete il composto di broccoli alle patate, insieme al grana, 2 cucchiai di pangrattato ed impastate tutto. Se il composto dovesse risultare troppo morbido (dipende dalle patate) aggiungete del pangrattato finchè non sarà più compatto.

Formate della palline(*), come se fossero polpette, passatele nella farina, poi nell'uovo sbattuto ed infine nel pangrattato. Lasciate riposare in frigo almeno per mezz'ora.

Riscaldate l'olio di semi nella friggitrice, o in una padella alta con abbondante olio, immergetevi le crocchette e doratele in tutte le parti.
Quando saranno pronte, scolate e lasciatele sgocciolare su un piatto foderato con carta da forno o carta da cucina.

Servite ancora calde!

(*) se volete fare delle sorprese ai vostri commensali, inserite all'interno di ogni pallina un ingrediente diverso, ad esempio pezzettini di formaggio, o una mozzarellina, o prosciutto cotto. Scopriranno cosa c'è dentro al primo boccone!

Pasta con le sarde


E' un piatto tipico della Sicilia, in realtà palermitano, anche se è estivo, io lo mangio anche in inverno quando trovo il finocchietto selvatico.

Vi racconto in breve la storia di questo piatto... nato come nutrimento dell’esercito del generale Eufemio.
L'esercito, non avendo a disposizione altro che pasta e sarde, quest'ultime non molto fresche, utilizzò quello che aveva a disposizione in quei luoghi di Siclia, cioè i finocchietti selvatici che, oltre ad essere gustosi, il forte odore caratteristico copriva quello poco gradevole delle sarde.
Alla fine si aggiunsero anche  i pinoli, a quei tempi ritenuti un rimedio per le intossicazioni alimentari, scongiurando così gli inconvenienti che potevano derivare dall’ingestione del pesce poco fresco.




Ingredienti per 6 persone:

600 gr spaghetti
800 gr sarde fresche diliscate private di teste e code
2 cipolle
50 grammi di uva sultanina o meglio la "passolina" (quest'ultima è un’uvetta nera molto piccola che attecchisce soltanto in alcune parti della Sicilia)
50 grammi pinoli
800 gr di finocchietto selvatico
Olio extravergine d’oliva qb
Sale e pepe
100 grammi pangrattato abbrustolito (saltato in padella con 2 cucchiai di olio)


Procedimento:
Pulire i finocchietti, bollirli, scolarli, tritarli e mettere da parte sia finocchietti che l’acqua di cottura.
Versare l’olio in un tegame e soffriggervi le cipolle tritate, le sarde salate che saranno state sciolte a parte in un tegamino con qualche goccia d’olio e le passoline e pinoli già ammorbiditi in acqua tiepida e strizzati.
Incorporare i finocchietti tritati e le sarde diliscate e spinate. Mescolare con un cucchiaio di legno avendo cura di sminuzzare le sarde.
A cottura ultimata del pesce aggiungete pepe e sale (se necessario)

Lessare la pasta al dente nell’acqua di bollitura dei finocchietti. Scolare la pasta, amalgamarla con la salsa e servirla spolverando con il pangrattato abbrustolito.
......
Della pasta con le sarde c’è anche una versione che va messa al forno, solo che va utilizzata un'altra pasta, più corta, come i maccheroni.
Si procede come descritto nella ricetta, poi ungere una teglia e cospargervi del pangrattato abbrustolito in modo da ricoprire il fondo e i bordi della teglia, versare la pasta e ricoprire con altro pangrattato abbrustolito.
Mettere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 10 minuti. Questa pasta si gusta anche sé servita fredda.

VINI da abbinare:
ovviamente un buon bianco fermo, essendo siciliana vi consiglio dei vini siciliani come un Erice Bianco Doc, Marmentino di Milazzo, Grillo Ansonica DOC, Monreale Bianco Doc; oppure un Verdicchio dei Castelli di Jesi, Greco di Tufo, Pinot Grigio, Sauvignon Blanc






17/11/12

Lasagne con zucca, pancetta e Montasio

Ottobre è il mese delle zucche, ne esistono di tutte le forme, alcune sono ornamentali, altre ottime in cucina.
La zucca è un ortaggio poco calorico e si presta a moltissime ricette salate e dolci, ma quella che oggi vi propongo è la lasagna, con la zucca, pancetta e Montasio, che ho preparato in occasione di una cena a base di zucca organizzata dall'amica Taty.



Lasagna, zucca, pancetta e Montasio
Ingredienti per 4 persone
500 gr di zucca
1 confezione di lasagne pronte
1 cipolla piccola
200 gr di Montasio
100 gr di pancetta a cubetti
parmigiano a piacere
olio/sale q.b.
besciamella 
 
Per la besciamella:
 
50 gr di burro
60 gr di farina
1/2 l di latte
sale q.b
noce moscata
 
 
Procedimento
Per la salsa di zucca:
 
Private la zucca dalla buccia e dai filamenti interni, lavatela e tagliatela a tocchetti.  Mettetela in una padella con abbondante olio, cipolla tritata e sale. Rosolate il tutto per un paio di minuti a fuoco vivace, poi continuate a cuocere a fuoco basso, schiacciando ogni tanto la zucca con una forchetta in modo da ottenere una crema.
 
Per la besciamella:
stemperate il burro in una casseruola e versate poco per volta la farina mescolando per qualche minuto a fuoco medio. Dopo che avrete ottenuto una crema, versate poco per volta, continuando a mescolare, il latte tiepido, salate e fate cuocere per 20 minuti circa sempre continuando a mescolare.
Se la besciamella dovesse risultare troppo compatta, aggiungete il latte finché non avrete ottenuto una crema fluida.
 
Adesso prepariamo la nostra pirofila di lasagne con la zucca:
 
imburrate la pirofila, aggiungete un mestolo di besciamella e sistemate le lasagne, aggiungete la besciamella e la crema di zucca in modo uniforme, la pancetta, pezzettini di Montasio, grana e ricoprite di nuovo con le lasagne.
Fate 3 strati di lasagne, l'ultimo strato sarà ricoperto solo di besciamella, crema di zucca, Montasio e grana.
 
Infornate nel forno già caldo a 180°C circa per 30 minuti, fino a quando la parte superiore della lasagna non risulterà un pò croccante e la besciamella si sarà rappresa.
 
VINI da abbinare:
un vino fermo come il Grechetto, un Vermentino di Sardaegna DOC, un Tocai del Collio DOC,  un Verdicchio di Matelica DOC, o un Soave Superiore DOC,oppure per chi ama le bollicine un Franciacorta Satèn base Chardonnay
 
Bon appétit!!!!